Quei due applausi di Landini (Fiom) al segretario Bentivogli (Fim) e l’appello del lavoratore della Lombardini “al rinnovo unitario del contratto”

Attivo dei delegati di Fim, Fiom e Uilm: partito in prima mattinata è rientrato nel pomeriggio il pullman di delegati metalmeccanici della Fim Cisl Emilia Centrale di Reggio Emilia (e Modena): al Paladozza a Bologna, ha portato la nutrita rappresentanza delle aziende metalmeccaniche reggiane (e modenesi) all’attivo unitario degli oltre 1.500 i delegati di Fim, Fiom e Uilm dell’Emilia-Romagna.
Sul palco oltre agli interventi dei tre segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Marco Bentivogli, Maurizio Landini e Rocco Palombella, la parola anche al lavoratore reggiano della Lombardini Motori (oggi Kohler), Oliviero Massimiliano che ha auspicato “il rinnovo del contratto nazionale, che è patrimonio di tutti, assieme, dopo otto anni di divisioni”.
L’incontro, concluso dal segretario generale della Fim Cisl Emilia Romagna, il reggiano Giovanni Caruso, ha visto andare in scena due singolari applausi di Maurizio Landini a Marco Bentivogli quando questi ha dichiarato la propria contrarietà “ai superminimi dati individualmente alle persone lontane dalla vita sindacale nelle aziende” ma anche quando il segretario della Fim ha chiesto a gran voce “il diritto alla partecipazione in tutte le fabbriche italiane”.
Sempre Bentivogli, che ha parlato del “contratto nazionale di lavoro da siglare come il più difficile della storia, gravato da disoccupazione, deflazione e crisi”, ha inteso replicare a Fabio Storchi, presidente di Federmeccanica, ricordando come i sindacati “abbiano un lavoro in più da fare nelle fabbriche: quello di ricostruire i rapporti con le persone, logorati da anni di divisioni sindacali e spiazzati da miopi e irricevibili proposte di Federmeccanica sul rinnovo contrattuale”. “La partecipazione dei lavoratori alle strategie industriali – ha aggiunto il segretario generale nazionale della Fim Cisl – è utile alle imprese e sempre di più occorre che il contratto si occupi della vita delle persone, con la sanità e il welfare integrativi e la formazione come diritto soggettivo del singolo lavoratore”.
Per Giorgio Uriti, segretario generale aggiunto della Fim Cisl Emilia Centrale, “la giornata di oggi ha rappresentato un grande punto di partenza, perché i tre sindacati assieme hanno annunciato lo sciopero generale unitario della categoria del 20 aprile, per ribadire l’assoluta necessità di rinnovare un contratto nazionale, attraverso una sintesi coraggiosa e pluralista delle posizioni di Fim, Fiom, Uilm. Esse dimostreranno a Federmeccanica che le inutili provocazioni del tavolo contrattuale lasceranno lo spazio alle reali capacità negoziali dei lavoratori italiani e delle loro rappresentanze”.