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“Uscita anticipata per gli edili”, la proposta della Filca Cisl dopo il dato sulle morti bianche

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Salvatore Cosma

Aumentano le morti bianche: l’Inail comunica che le ‘denuncie di infortunio con esito mortale’, avvenute ‘in occasione di lavoro’, siano 729 nei primi dieci mesi del 2015, per Filca Cisl Emilia Centrale è primario il tema della sicurezza

Spaventa il dato sulle morti bianche, 729 nei primi dieci mesi del 2015 in Italia: la Filca Cisl Emilia Centrale propone uno sguardo più attento nella aggiudicazione degli appalti per evitare la corsa al massimo ribasso, che spesso si traduce in minore sicurezza sui cantieri e maggiori infortuni e malattie professionali. Questo quanto emerso pochi giorni fa dal seminario di Ase Cpt sulla sicurezza in edilizia, svoltosi presso il centro reggiano Loris Malaguzzi, al quale ha partecipato anche Filca Cisl Emilia Centrale.

Un tema più che attuale se si pensa che l’Inail (Istituto nazionale per l’assicurazione per gli infortuni sul lavoro) ha annunciato l’aumento delle morti bianche. Dai dati ufficiali emerge che le ‘denunce di infortunio con esito mortale’, avvenute ‘in occasione di lavoro’, siano 729 nei primi dieci mesi del 2015. Erano invece 628 nello stesso periodo dello scorso anno (+16,1%). Quindi ora se ne contano 101 in più. Il divario cresce ancora se si includono anche i decessi di quanti andavano o tornavano dal lavoro. L’Inail usa il termine ‘in itinere’ e conta già 259 morti (erano 205 nel 2014). In totale quindi tra gennaio e ottobre sono arrivate denunce per 988 morti, contro le 833 dell’anno precedente (+155, +18,6%)”.
“Lo sguardo rivolto all’edilizia del futuro – afferma, Salvatore Cosma della segretaria Filca Cisl Emilia Centrale – deve partire da formazione e sicurezza, avvalendosi dell’ausilio degli enti bilaterali reggiani (Scuola edile e Ase Cpt) per fornire una adeguata formazione ai lavoratori del settore edile e alle aziende che si servono di consulenza ed esperienza in tema di sicurezza”.
“I lavoratori – dichiara il sindacalista, – per poter lavorare in sicurezza devono maturare una ‘percezione del rischio’, in cui i corsi di formazione non siano finalizzati a se stessi, ma ad adottare le regole della sicurezza per la salvaguardia individuale”.
“Auspichiamo – prosegue Cosma – che finalmente nel 2016 possa essere modificata sostanzialmente la riforma Fornero, prevedendo l’uscita anticipata per categorie come gli edili, per i quali l’allungamento dell’età lavorativa si traduce in una diminuzione della soglia di sicurezza sul cantiere”.
“Pertanto, attraverso un’offerta integrata degli enti bilaterali reggiani si potrà lavorare in sicurezza in edilizia, monitorando anche la percezione del rischio, senza tralasciare l’aspetto previdenziale che angustia fortemente il settore, non permettendo un cambio generazionale”, concludono da Filca Cisl Emilia Centrale.



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