Edilizia: accordo per l’aumento del salario variabile a Modena

Dopo mesi di trattativa, è stato firmato l’accordo per l’elemento variabile della retribuzione (evr) dei lavoratori edili modenesi.
Ne danno notizia i sindacati Fillea Cgil Modena, Filca Cisl Emilia Centrale e Fen

eal Uil Modena e Reggio, che hanno raggiunto l’intesa con le associazioni datoriali di settore (Ance, Confapi, Aniem, Legacoop, Confcooperative, Agci, Cna e Lapam).
L’accordo, che riguarda circa 15 mila addetti tra impiegati e operai, nel corso del 2023 porterà nelle tasche dei lavoratori da un minimo di 32,61 euro mensili (1° livello) fino a 83,32 euro mensili (8° livello). Inoltre nel 2024 e nel 2025 sono previsti ulteriori aumenti dell’evr, che passerà da un minimo di 35,81 (1° livello) fino a 91,32 (8° livello).
Per fare un esempio, ai livelli medio-bassi un lavoratore edile riceverà 400-500 euro in più all’anno. L’aumento di salario sarà erogato in busta paga in proporzione alle ore lavorate a partire da giugno 2023.
«Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto un accordo che i lavoratori edili aspettavano da anni – affermano Rodolfo Ferraro (segretario generale Fillea Cgil Modena), Cinzia Zaniboni (segretaria generale Filca Cisl Emilia Centrale) e Silvio D’Acunto (segretario generale Feneal Uil Modena e Reggio) – Raggiungerlo in questo momento di alta inflazione che erode i salari, consente di mettere soldi freschi nelle tasche dei lavoratori».
Oltre all’accordo sull’evr, è stata firmata un’intesa che permette l’erogazione di una “una tantum” fino a un massimo di 350 euro per gli operai iscritti nelle Casse Edili modenesi con anzianità superiore ai nove mesi. Entro il 31 maggio le parti si incontreranno per definire modalità e criteri dell’erogazione dell’una tantum.
«Nei prossimi giorni – concludono i segretari dei sindacati edili – saranno organizzate assemblee aziendali e territoriali per spiegare i contenuti dell’accordo».