Consorzio Bonifica Burana: lavoratori approvano ipotesi rinnovo integrativo
È stata approvata dai lavoratori a larghissima maggioranza (solo due astenuti) l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto aziendale del Consorzio della Bonifica Burana, l’ente che ha il compito di difendere dagli allagamenti i grandi territori di pianura racchiusi tra gli argini dei fiumi Po, Secchia, Panaro e Samoggia. Sottoscritto da Fai Cisl Emilia Centrale, Flai Cgil Modena e Filbi Uil Modena e Reggio Emilia, l’accordo si applica a un centinaio di dipendenti tra fissi e impiegati e una quarantina di avventizi. «Il rinnovo del contratto si caratterizza positivamente per il contributo e il riconoscimento del ruolo delle rsu in merito all’organizzazione del lavoro», affermano Pier Secondo Mediani (Fai Cisl), Erika Morselli (Flai Cgil) e Roberto Cassanelli (Filbi Uil). Dal punto di vista normativo le novità sono l’introduzione
di un capitolo sul welfare aziendale, la disponibilità a introdurre modalità organizzative che consentano la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, l’applicazione della banca ore (per gli avventizi), il concorso delle rsu a programmare la stagione irrigua, con particolare attenzione al lavoro stagionale. Come norme più generali il rinnovo ha inoltre previsto la revisione della reperibilità, l’introduzione di un regolamento relativo al servizio irriguo, la revisione dell’accordo sugli incentivi alla progettazione, la definizione di lavoro a turni e di macchine operatrici complesse. Dal punto di vista economico è stata rivista la normativa (risalente agli anni Novanta) sul premio di operosità e rendimento ed è stato invece incrementato il salario variabile, che si misura su riduzione del tasso di assenza del personale, censimento delle opere sul territorio consortile, riscossione dei contributi consortili, tempi di gestione delle pratiche e riduzione delle ore di straordinario. «Diamo atto all’amministrazione consortile, pur nel rispetto dei rispettivi ruoli, di aver mantenuto relazioni sindacali corrette e di aver cercato di far coincidere le esigenze dei lavoratori con l’obiettivo di aumentare la funzionalità dell’ente – dichiarano Pier Secondo Mediani (Fai Cisl), Erika Morselli (Flai Cgil) e Roberto Cassanelli (Filbi Uil) – Ora resta l’espletamento della validazione da parte degli organismi consortili che renderà pienamente operativo questo contratto».